Ormai da molti anni i progressi nella cura della malattia diabetica hanno portato ad un allungamento
dell'aspettativa di vita dei diabetici che ormai non differisce sostanzialmente dall'aspettativa di
vita della popolazione non diabetica.
I problemi principali oggi per i diabetici non sono più quelli legati alla sopravvivenza ma quelli
legati alle complicanze croniche del diabete; sia microangiopatiche, cioè dei piccoli vasi arteriosi
(retinopatia, nefropatia, neuropatia), sia macroangiopatiche, cioè dei grossi vasi arteriosi
(cardiopatia ischemica, arteriopatia degli arti inferiori, arteriopatia dei tronchi sovraortici).
Tra le complicanze del diabete un ruolo sempre più rilevante è assunto da quella che va sotto il nome
di "piede diabetico" ( www.ilpiedediabetico.it );
questa e' in assoluto la complicanza che comporta il maggior numero di ricoveri ospedalieri e per la quale
i costi risultano ingenti.
Se si pensa alle previsioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che ha stimato in
oltre 300 milioni il numero di diabetici nel 2025 rispetto ai 120 milioni calcolati nel
1996 si può facilmente immaginare quale dimensione assuma questo problema: stime di questa
patologia dicono infatti che circa il 15% dei diabetici andrà incontro nella vita a
un'ulcera del piede che richiederà cure mediche.
Il problema più rilevante legato ad un'ulcera del piede nei diabetici è il rischio di
una amputazione maggiore, ossia effettuata sopra la caviglia; pur rappresentando la
popolazione diabetica all'incirca il 3% della popolazione generale, più del 50% di tutte
le amputazioni maggiori riguardano proprio i diabetici.
Ma il fatto che più deve far riflettere è il seguente: su 100 diabetici amputati circa
84 hanno avuto come causa dell'amputazione un'ulcera del piede aggravatasi nel tempo.
E' evidente quindi che se si vuole ridurre il numero delle amputazioni è necessario
migliorare la capacità di curare efficacemente e precocemente l'ulcera; per raggiungere
questo obbiettivo è necessario disporre di protocolli diagnostici e terapeutici efficaci
e di tutte le professionalità necessarie.
Ridurre il numero di amputazioni è un obiettivo fondamentale per la cura del paziente diabetico; ma quali sono concretamente le possibilità di raggiungerlo?
Fornire una risposta a questa domanda è estremamente difficile perché mancano dati precisi
su quanto avviene in tutta Italia; tuttavia nei Centri che si sono specializzati nella cura
del piede diabetico è stata rilevata una riduzione significativa del numero di amputazioni
maggiori tra l'inizio degli anni 90 e l'inizio del 2000.
Questo potrebbe significare che i mezzi per ridurre le amputazioni esistono ma l'ottenimento
di risultati su vasta scala non può prescindere dalla creazione di una efficiente organizzazione
che implementi le linee guida esistenti e identifichi i Centri specialistici a cui inviare i
pazienti con ulcera del piede.
E' necessaria a questo punto una considerazione fondamentale: il piede diabetico è nella maggior
parte dei casi la punta di un iceberg, al disotto della quale coesistono un insieme di altre
patologie, legate direttamente o meno al diabete, che necessitano a loro volta di essere curate
contemporaneamente al piede.
Tutto questo rende il diabetico con ulcera del piede un paziente particolarmente complesso e
fragile.
Scarica il libricino sul piede diabetico : in poche pagine tutto quello che devi sapere su questa complicanza del diabete (in PDF)
NOTA
Il documento è disponibile nel formato PDF (Portable Document Format).
Qualora non disponeste del visualizzatore Adobe Reader, potete scaricarlo direttamente dal sito
del produttore tramite il link posizionato nel menu laterale.